EUROFLORA:
una riflessione oltre il “muguno”

Partiamo da due premesse fondamentali: la prima è che come genovesi e liguri siamo sempre felici se nel nostro bellissimo territorio vengono organizzate manifestazioni che aumentino il turismo e l’offerta di svago anche per i cittadini e cittadine, la seconda è che questo non vuol dire che ogni evento organizzato sia insindacabilmente non criticabile.

A differenza di come sostiene il sindaco Marco Bucci, per il quale Euroflora «comunque vada sarà un successo», noi pensiamo di dover esprimere un’opinione anche critica, ovviamente seguita da una serie di proposte.

  1. Euroflora ha portato enormi disagi ai cittadini del Levante genovese per circa due mesi, con difficoltà di movimento e una sostanziale impossibilità di trovare parcheggio, privando inoltre tutta la cittadinanza di poter godere in toto di uno dei principali “polmoni verdi” cittadini.
  2. L’organizzazione compartimentata all’interno dei Parchi di Nervi, e la gestione stessa dei pullman di turisti da fuori Genova rappresenta un tipico esempio di turismo da “toccata e fuga”, che come sappiamo non rappresenta un valore aggiunto né per una città né per le attività che ci lavorano.
  3. L’acquisto per 200mila euro di oltre 20mila biglietti da parte di due Aziende partecipate comunali come Amiu e AMT, che già presentano conti pesantemente in rosso, rappresenta un punto su cui i cittadini e le cittadine genovesi hanno DIRITTO ad avere risposte. Non possiamo, infatti, accettare che le aziende municipalizzate utilizzino i soldi di noi tutt* per andare in soccorso cercando di scongiurare un flop di numeri di una manifestazione organizzata dal Comune, qualunque essa sia!
  4. L’organizzazione degli eventi a corollario della manifestazione, da parte della Società Porto Antico, in una struttura privata come le Piscine d’ Albaro, è stata un’altra occasione e ha avuto come unico risultato quello di rendere questa manifestazion ancora più avulsa e distaccata dal resto della città.
  5. Infine aggiungiamo a tutto questo la reticenza delle Istituzioni e della Società Porto Antico a fornire i dati che dovrebbero essere pubblici, che ad oggi vengono ancora celati bollando queste sacrosante richieste come “strumentali”.
    Noi crediamo, invece, che la trasparenza dovrebbe essere l’elemento imprescindibile nel rapporto tra cittadinanza e istituzioni.

#staytuned perché a breve condivideremo con voi quelle che sono le proposte che porteremmo per una nuova Euroflora, veramente e finalmente a misura della città.